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“Astamblà”: un punto di riferimento per le famiglie di Fontanellato

Cos'è

Una rete di servizi alle famiglie che coinvolge il Comune, la scuola e il Centro per le Famiglie e che ha come fulcro la ludoteca “Astamblà” di Fontanellato. È l’iniziativa presentata questa mattina proprio nei locali della ludoteca, alla presenza dell’assessora ai Servizi sociali Flaminia Tortelli, della vicepresidente di ASP Distretto di Fidenza Clelia Bergonzani, della dirigente di ASP Distretto di Fidenza Giusy Caberti, di Sara Gigliotti in rappresentanza della cooperativa Proges e di Silvia Abbati in rappresentanza dei professionisti che lavorano per il Centro per le Famiglie.

La ludoteca “Astamblà” è un punto di incontro informale dove i giovani di età e provenienze diverse si ritrovano e socializzano, ma allo stesso tempo rappresenta un punto di riferimento per le famiglie del territorio, che qui possono trovare informazioni sui diversi servizi offerti dal Centro per le Famiglie. Servizi che vanno dalla consulenza per genitori, educatori e insegnati alla consulenza legale, passando per la mediazione familiare o i gruppi di parola per figli di genitori separati. Insomma, un’offerta ampia e gratuita che cerca di venire incontro alle esigenze delle famiglie.

«La Ludoteca rappresenta un ambiente neutrale dove si ritrovano i ragazzi, anche quelli più in difficoltà, e dove le famiglie possono esporre i loro problemi con naturalezza ha spiegato Tortelli –. Ben venga questo punto di ascolto, oltre al lavoro svolto dal Centro per le famiglie che può aiutare a indirizzare le persone nella maniera corretta. Un ringraziamento particolare va agli operatori della ludoteca, ad ASP Distretto di Fidenza e a Giacomo Vescovini, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Fontanellato, che non hanno avuto problemi a unire le forze e lavorare insieme per il bene comune».

«Quando si vede una rete che lavora insieme e fa un passo in più rispetto al proprio ruolo, si restituisce un senso alla parola comunità – ha sottolineato Bergonzani –. L’amministrazione che si avvicina alle persone, gli operatori che si mettono a disposizione, il Centro per le Famiglie che decide di delocalizzare e una scuola che esce dalle mura scolastiche, sono tutti elementi che contribuiscono a intercettare il bisogno».

«Questo progetto nasce dalla caparbietà dell’assessore Tortelli che ha saputo farsi portavoce dei bisogni della comunità per migliorare l’offerta dei servizi per i cittadini e non sempre questo accade – ha aggiunto Caberti –. A lei va un doveroso ringraziamento, perché è un esempio di come la politica, quando in grado di raccogliere i bisogni grazie a una visione attenta, alla vicinanza e alla conoscenza del proprio territorio e di chi lo abita, può favorire i rapporti di rete per arrivare a tutta la cittadinanza e socializzare le risorse per tutti. Potersi confrontare aiuta a intercettare anche i nuovi disagi che colpiscono i ragazzi, come per esempio il ritiro sociale».